Category: canzoni


Wooo concentrazione e soprattutto me ne sono fregato di blocchi e timori vari.. ieri sera mi si richiedeva di fare Romeo.. e cosi’ è stato.. sono salito sul palco.. ho guardato al mia Giulietta.. e mi sono lasciato andare.. a tutti l’insegnante di recitazione ha ripreso qualcosa.. la dizione, la fissità.. la mancanza di interpretazione..
a me ha solo detto.. “..con un regista che ti indica i movimenti sarebbe andato davvero bene”..
E la riprova?? La mia Giulietta.. con gli altri Romei aveva fatto bene il suo compitino.. aveva risposto a tempo con le battute.. mentre quando lo ha fatto con me.. era talmente persa nelle mie parole che quando mi son fermato in attesa della sua battuta.. mi ha guardato sorpresa.. e non sapeva più cosa doveva dire 😀 (almeno a me piace immaginarla cosi’.. ma si è fermata in silenzio muto..  e non l’avevo mai vista farlo :p)

Ho anche preso mestiere dalle prove dell’operetta.. rubato agli attori veri.. visti nelle prove.. non ho studiato la parte “a memoria” ma l’ho capita ed interpretata.. a colta saltando pezzi.. a volte inventandomi di sana pianta una frase ma con lo stesso significato.. ma cosa importante e per me nuova.. NON MI SONO MAI ARRESTATO.. non una volta ho sbirciato l’insegnante.. sarà che davvero ero rapito anche io dalla mia giulietta.. al punto che oggi si è complimentata via mail 😀

Altre cose in ordine sparso.. non voglio parlare di Silvio oggi.. azz l’ho fatto.. è come l’elefante.. non vuoi pensare a lui e per questo  ci pensi..

Il 19 Marzo.. un giorno che ogni anno sento piu’ pesante.. ho voglai di essere papà.. lo desidero fortissimo…

aneddoto del papà.. preparata la busta con regalo ed appesa alla porta.. al momento di uscire, come mio solito con la testa fra le nuvole, vedo il sacchetto e me ne sorprendo.. e con nonchalance lo prendo e lo butto nel cassonetto dei rifiuti.. credevo fosse immondizia.. arrivato da papà.. cerco il regale.. e RICORDO!!! Sono tornato sotto casa e rovistando nel cassonetto ho recuperato il regalo.. 🙂 !!Miscion possibel!!!

Domani riprendono le prove di Scugnizza ove sarò un americano che con i dollari vuol comprare le scugnizze napoletane.. il pezzo (cantato) fa cosi’:

Yes, yes, very well
è un modello proprio stran
Scugnizza
della prateria sei figlia
a New York portar con noi dovremmo un tipo,
sì nuovo sì original.
Tutto far coi dollari si puo’..
e perchè no?

Al che la bella scugnizza risponderà..

Con i dollari tuoi signò
le scugnizze incantar tu vuoi
ma cosa ce ne importa a noi
tanto i dollari restano tuoi.
Siamo ricche assai piu’ di te
possediamo del sole l’or
e sempre è ricco il cor di canzon.

I dittatori non sopportano i duelli ad armi pari

C’e’ questa frase che mi tormenta da qualche giorno.. senza per altro riuscire a capire chi o cosa l’avvesse generata nella mai mente.. un qualche processo subcosciente che mi ha mandato in paranoia per un po’.. poi il caso Berlusconi-Annunziata (certo che ha colpe anche lei…), poi il video che ho messo su Pillola Rossa del parlamento Europeo.. ed infine il dibattito di ieri sera…
questa frase da stupido gioco di lettere rimescolate è assurta ad epitaffio di questo piccolo grande danno che è stato e che sta per finire di essere berusconi.

Riprendo una filastrocca già postata in passato.. si intitola “il Dittatore” di Gianni Rodari.. a me ricorda troppo il PreDelCons

Un punto piccoletto,
superbioso e iracondo,
“Dopo di me- gridava-
verrà la fine del mondo!”

Le parole protestarono:
“Ma che grilli ha pel capo?
Si crede un Punto-e-basta,
e non è che un Punto-e-a-capo”.

Tutto solo a mezza pagina
Lo piantarono in asso,
e il mondo continuò
una riga più in basso.

Gianni Rodari

Il suddito peggiore

Siccome che sono stanco
stanco di essere contro
va bene allora mi arrendo
ritorno tranquillo al mio posto
da oggi mi voglio occupare
soltando di televisione
seguire con trepidazione
il rito eccitante dei Quiz
anch’io voglio fare il guardone
di 4 imbecilli rinchiusi
attingere l’informazione da un qualsivoglia TG!

sissignore sissignore  sono il suddito peggiore
sissignore sissignore  sono il suddito peggiore
sissignore sissignore  sono il suddito peggiore

Io godo al pensiero che niente,
che niente dipende da me
è una facoltà inebriante
poter non decidere..
che bello potermi curare
soltanto degli affari miei
che gioia sentirmi già ostile
a chi non si cura dei suoi!

sissignore sissignore  sono il suddito peggiore
sissignore sissignore  sono il suddito peggiore
sissignore sissignore  sono il suddito peggiore

comprendo seppure in ritardo
di avere bisogno di un leader
che sia sovrumano e perfetto
prescelto per essere RE!
A lui saro’ grato e deovoto
da oggi gli lascio un mandato
proteggi il mio misero stato
e per il resto fa il cazzo che vuoi

sissignore sissignore  sono il suddito peggiore
sissignore sissignore  sono il suddito peggiore
sissignore sissignore  sono il suddito peggiore

dei Mercandi di liquore, album ma/cosa/te/ne/fai/di/un/titolo (2005)

L’uomo flessibile

Testi: Carlo Fava e Gianluca Martinelli

Io domino perché mi muovo veloce,, sono fluido, elusivo, disimpegnato. Forse sono un po’ più furbo che intelligente; insomma, sono un uomo moderno. Ma
talmente moderno che sono convinto che la società non esiste! E se esiste…non me ne frega niente.
 
Mio padre aveva un lavoro
Col suo lavoro si sentiva sicuro
Peccato che non si sia accorto
Che stava arrivando arrivando il futuro.
 
Mio padre aveva un lavoro
Lavorava anche peggio di un mulo
Peccato che non si sia accorto
Che stava iniziando a sentirsi un po’solo.
Mio nonno era un tipo un po’ strano
Andava sempre un po’ avanti e un po’ indietro
Eh per forza ha passato la vita
Ha passato la vita a tirare l’aratro
Mentre io ho capito un po’ prima
Come vanno le cose del mondo
Del resto lo dicono tutti
Che chi nasce a galla non tocca mai il fondo
 
Sono l’uomo flessibile
Ho un riflesso incredibile
Sono l’uomo invisibile
Ho un pensiero infallibile
E ho una vita invidiabile
Va bè che tutto è opinabile
Mia moglie è sempre introvabile
E anche mio figlio è un po’ instabile
 
E adesso che ci penso bene
in tutta questa flessibilità
mi sembra che manchi qualcosa
Ma non so che cosa che cosa sarà
E adesso che ci penso bene
In tutta questa flessibilità
Può darsi che manchi qualcosa
Quel mezzo centimetro di felicità.
 
Mia nonna si alzava alle cinque
Non aveva problemi di sonno
Andava un po’ avanti e un po’ indietro
Per forza doveva seguire mio nonno.
Mia nonna aveva un pensiero
Di fare qualche volta all’amore
Ma mio nonno col suo avanti e indietro
Aveva un problema, un problema di cuore.
Mia madre faceva la madre
Una madre discreta ed attenta
Purtroppo ero troppo impegnato
Per riuscire a capire se è morta contenta.
 
Perché Io ho capito un po’ prima
Come vanno le cose del mondo
Del resto lo dicono tutti
Che chi nasce a galla non muore mai in fondo.
 
Sono l’uomo flessibile
Ho un riflesso incredibile
Sono l’uomo invisibile
Ho un pensiero infallibile
Ho una vita invidiabile
Va bè che tutto è opinabile
Anche l’amante è introvabile
Mio figlio è sempre più instabile
 
E adesso che ci penso bene
in tutta questa flessibilità
Può darsi che manchi qualcosa
Ma non so che cosa che cosa sarà
E adesso che ci penso bene
In tutta questa flessibilità
Mi sembra che manchi qualcosa
Quel mezzo chilometro di felicità.
 
Sono l’uomo flessibile…ah! 

OGGI

Non so se l’avevo già messa in passato.. ma oggi ho per la testa questa canzone.. sarà l’arrivo della fine dell’anno, periodo canonico nel quale si tirano le somme dell’anno, ma io che canonico non sono in genere faccio questo dopo le vacanze estive.
Quando l’anno produttivo riparte..

Una canzone strana.. un po’ sottovalutata secondo me.. ( o sarà che adoro Anna Basso).. o forse tocca la mia personale debolezza.. questo voler vivere a tutti costi.. ma il bisogno di essere preso per mano nelle decisoni piu’ difficili..

Una canzone.. una dedica..

OGGI (Dottor Livingstone)

oggi sono un po’ nevrotica
chiusa in una scatola di plastica
e tu neanche tu mi piaci più

il mondo è un rompicapo da risolvere
ma nella mia testa troppa polvere

la mia immaginazione è così statica,
il cuore batte sempre ma è ginnastica
e tu neanche tu mi piaci più

tirami su portami al mare
leggimi un libro, fammi fare
cose che io non ho mai fatto,
raccontami storie che non ho letto

tirami su portami al mare
leggimi un libro, fammi fare
cose che io non ho mai fatto,
raccontami storie che non ho letto
fammi vedere qualche colore,
prova a dipingermi il cuore

non sopporto più nessuno ed ho paura
chiusa da una porta senza serratura

nodi solo nodi nelle viscere
e nella mia testa solo polvere
e tu neanche tu mi piaci più,
neanche il blu mi piace più,
cado giù

tirami su portami al mare
leggimi un libro, fammi fare
cose che io non ho mai fatto,
raccontami storie che non ho letto

tirami su portami al mare
leggimi un libro, fammi fare
cose che io non ho mai fatto,
raccontami storie che non ho letto

tirami su portami al mare
leggimi un libro, fammi fare
cose che io non ho mai fatto,
raccontami storie che non ho letto
fammi vedere qualche colore,
prova a dipingermi il cuore

fammi vedere qualche colore,
prova a raggiungermi il cuore

fammi vedere qualche colore,
prova a dipingermi il cuore

fammi vedere qualche colore,
prova a raggiungermi il cuore

fammi vedere qualche colore,
prova a dipingermi il cuore

si fammi vedere qualche colore,
prova a raggiungermi il cuore

La sensazione che si prova a guardare il Rocky Horror.. l’atmosfera.. è un qualcosa che non si puo’ raccontare..

L’ho rivisto domenica per la seconda volta in un mese.. come al solito ottima compagnia.. (grazie Ricciolì!!).
Ritorno al cardiopalma con un faro rotto.. mi sono anche fermato a ripendermi all’autogrill, panino.. ed ho scordato che avevo un caffè gratis!! grr

Questa settimana segnata dai casini su a Venaus.. probabilmente domani faro’ una gita montana su in val di susa..

Questa sera notte ludens.. il gioco eletto per oggi è “Sword of Rome” un gioco da 7/8 ore.. in cui Etruschi, sanniti, galli, greci e romani si contendono il futuro d’europa..
Insieme alla lettura i giochi aiutano un po’ a viaggiare.. anche se sviluppano piu’ la logica della fantasia. Ieri ero a Puerto Rico.. stasera mio teatro sarà il vecchio continente..

A proposito di teatro.. tre ore di interpretazione ieri.. fra le varie scenette fatte c’e’ stata una cosa chè mi ha colpito.. 
dovevamo, noi maschietti insieme ad una ragazza, rovistare con delicatezza nella borsetta di una 3 ragazza che a noi era sconosciuta.. e dal contenuto, dalla disposizone.. dalla cura.. tracciare un profilo del “personaggio”..
E’ stato divertente ed emozionante.. incredibile quanto la “borsa” parli di noi.. magari per me parla l’auto.. o lascrivania.. ma in generale quando indelebili siano i nostri segni su ciò che ci circonda.. in pochi minuti quasi tutti i proprietari delle borse sono stati scoperti..

Pensate che guardando la vostra borsa o la vostra auto.. o la vostra scrivania.. qualcuno che vi conosce anche da poche settimane possa riconoscervi?

Il titolo del post… It’s just a Jump to the left.. è quello che chiedo al centro sinistra.. piu’ li sento parlare.. piu’ mi torna in mente qualcosa…

 

ZAPATERO, ZAPATERA

Ha vinto le primarie el mortadela
Nuestra es la culpa
a caballo de una graziela
con DiPietro e con Rutela
Prodi no…
por qui me toca votar!

Habemos candidato anche Mastela
la segunda culpa…
E intanto Bertinoti
fa spese in via condoti

Ma porque ma porque ma porque…
ma… ma porque, aqui non c’è…

Zapatero, Zapatera
l’un per ciento de tu carisma ce serve aqui,
Zapatero, Zapatera
Y la primaria no me serviva si c’eri ti.

Porque da Vespas tu no vas
Tu es un hombre
Yo no so cos’è Fassin

El pueblo quiere un leader
fuerte e apasionado!

Prodi bofonchia
como un prelado

E come es triste sta canson
yo sognavo Che Guevara e c’è Bordon!
Ma me consolo:
no se puede peggiorar
O forse sì
con l’ UDC.

Zapatero, Zapatera
l’un per ciento de tu carisma ne serve aqui,
Zapatero, Zapatera
Y la primaria no me serviva si c’eri ti.

E io lo so
Tutta la vita con Parisi non starò
Un giorno troverò
un leader vero anche per me
Almeno uno ci sarà
nell’ immensità.

Oggi ho il chiodo fisso di impastare..
Ora ascoltando la radio.. in uno di quei momenti in cui la radiolotta Uncle Ben’s prende qualcosa..
stavo riflettendo ad una cosa buffa.. quando ero piu’ giovane c’era una vecchina che era una mago della cucina.. aveva un quaderno di ricette scritto da lei.. variando in modo geniale quelle originali..
Allroa c’eravamo messi con amici ed amiche ed avevamo “tradotto” le sue ricette.. pesando quando era “un pugno di riso”.. una manciata di sale.. ma poi.. ora non ricordo piu’.. (‘a capa mia unn’è bbona!!’) anche cose dialettali.. “guastedde” di ricotta.. era stato divertente.. e lei si era divertita con noi.. poi avevamo mangiato le cose fatte da lei..
Questa vecchina è morta un mese fa.. le cose non sono mai venute come le sue.. forse aveva nel cuore un ingrediente segreto.. forse a me manca quell’ingrediente del sud.. quello che sa di sole e terra assetata.. quello che sa di rabbia mai detta e fichi d’india che contrastano sul panorama marino..
Terra del fuoco …
 
 
Modena City Ramblers
 
 
Fuoco che brucia e che consuma 
La storia, la ragione e la verità 
Brucia la rabbia e l’odio 
Bruciano le ferite 
Le colpe e le vendette 
Le verità della storia 
Brucia la storia 
Brucia la terra e la memoria 
E si confonde il senso della realtà 
Fuoco in Palestina 
Rovine in Jugoslavia 
Fuoco sul medio oriente 
Fiamme dell’età del fuoco 
Terra del fuoco 
Foto rubate in cammino nel mondo 
Scatti bruciati dalle fiamme dell’odio 
Un’istantanea dalle strade del mondo 
Quello che vedo è la terra del fuoco 
Terra che copre la paura 
Il lato oscuro della civiltà 
Cieli satellitari 
Oceani nucleari 
Terre contaminate 
Terre dell’età del fuoco 
Terra del fuoco 
Foto rubate in cammino nel mondo 
Scatti bruciati dalle fiamme dell’odio 
Un’istantanea dalle strade del mondo 
Quello che vedo è la terra del fuoco 
Brucia la terra e la memoria 
E si confonde il senso della realtà 
Esilio per i kurdi 
Bombe sopra gli afgani 
Fuoco in nord Irlanda 
Fiamme dell’età del fuoco 
Terra del fuoco
 
I tulipani.. beh associazione libera di idee scollegate.. cosa in cui sono maestro.. vi traccio il mio percorso..
pane e tulipani > venezia > veneto..

Mai capitato di comprare un CD e che, pur piacendovi, vi lascia un po’ spiazzati? 
Ho comprato l’ultimo di Daniele Sepe (Banda di pezzenti, serie Indie Musica indipendente) convinto di godermi nel viaggio fino a lavoro la sua fresca e divertente ironia sentita in altri pezzi…
Invece, a parte due pezzi in dialetto sardo e calabrese, è tutto in arabo.. e ci son rimasto spiazzato.. bello.. tecnicamente ed acusticamente.. mi paice anche il genere (una sorta di Jazz in arabo) ma mi aspettavo altro.. e cosi’ con disappunto ho stoppato alla  seconda canzone per mettere Radio Kabul.. lo ascoltero’ di certo.. ma in altri momenti..

vi lascio la sua canzone che piu’ amo..

 

Un’altra via d’ uscita 
Dario Iacobelli — Daniele Sepe

Per un anno il campesino sulla terra zappò
E il raccolto una mattina al mercato portò 
Cotone banane cacao e caffè 
Dopo un anno di lavoro quanto pensi gli hanno dato
Tre solo tre di pesos solo tre
Dopo un anno di lavoro di pesos solo tre
panama stivali faccia bianca e lavata
parla inglese chi ha comprato il caffè
cotone banane cacao e caffè
per un ora di lavoro quanto pensi gli hanno dato
tre mila pesos mille per tre
un ora di lavoro e mille pesos per tre
 
cotone banane cacao e caffè
per cambiare continente impiegano un mese
tre milioni al grossista fvancese
ci metton due secondi con il world wide web
C’è l’ industriale che urla incazzato
“Meno operai! Siamo fuori mercato!”
Poi guarda il rolex , s’è già fatto tardi
e torna alla sua villa di svariati miliardi.
3000 pesos non bastano più
si parte da un milione e si va sempre sù
di tutto quel caffè ora un chicco soltanto
Costa più del campesino del raccolto e del suo campo
 
c’ è un esperto che arriva da Calais
si studia attentamente il nostro chicco di caffè
“Con l’uso biogenetico di un forte lucidante 
lo rendo un pò dannoso ma più accattivante” 
Per lo spot serve una grande attrice
che canta balla ride e fa la presentatrice
vola su chicchi che sembrano proprio veri
e ha avuto un assegno con circa sette zeri
 
L’ esporatore è sempre più ricco
Il grossista fvancese è semve più vicco
L’ industriale incazzato è più rilassato
L’ esperto di Calais non beve più caffè
Manager attrici registi e banchieri
Tutti più felici e più ricchi di ieri
ma tutto il lavoro del campesino
Sempre quei tre pesos e di mancia un soldino.
Ma In questo pianeta la giusta convenienza
E’ rendere la gente più felice con coscienza
una parte del mondo da anni è rapinata 
Da gente che di questo non ne vuol sapere niente
Da gente che pensa che ha molta più importanza 
L’ andamento delle borse e non quello della mente. 
Ma per fortuna in ogni cosa della vita
Puoi cercare un’altra via d’uscita.

Un altro campesino per un anno ha zappato
S’ è alzato presto e non è andato al mercato
Qualcun altro senza panama ha incontrato
Qualcuno che se paga paga quel che ha lavorato
E sa che un’ ora ha lo stesso valore
Se sei un contadino o un illustre scrittore
Ha incontrato le botteghe del mondo
Che pagano il lavoro al suo prezzo giusto e tondo
Fuori dalla legge di un mercato brutale
Per uno scambio più equo e solidale.

Solo ora riesco a raccogliere un po’ di pensieri..

Al mattino pranzo con una vecchia amica.. (non un amica vecchia!!) poi compleanno ludico.. ed infine viaggio della speranza verso il teatro ciak di milano..

..Il Rocky Horror.. ma ci credete che mi sono aggiudicato all’asta il vestico completo del narratore??? Con allegati due biglietti per l’ultimissima replica.. (l’ultima era ieri.. ma hanno prorogato 15 giorni di repliche ininterrotte a Milano dal 22 al 4 dicembre.. non si puo’ chiudere uno spettacolo cosi’ “eterno” con cosi’ pochi giorni di preavviso.. 😀 i transylvani sparsi per l’italia si sono sentiti traditi in qualche modo..

Emozioni sempre forti ed intense.. carica ironica, comica ed erotica fortissima.. MAGENTA se per caso leggi il mio blog.. lasciami un recapito in privato… ç_ç.. non riesco neppure a trovare il suo nome..

Ho riso.. e pianto..

Beth è stata male.. ed io non ero li vicino a lei come avrei voluto e dovuto.. maledizione all’inventore del teletrasporto.. che aspetta ancora ad inventarlo?

Alcune domande.. so che sono banali ma cosa pensate dei rapporti a distanza? Non parlo di persone che si consocono e si sono viste.. e che sono geograficamente lontane…

Parlo di voci divine, di messaggi sorprendenti.. di un qualcosa che ti prende dentro.. quasi da sentire di amare/desiderare una persona.. che neppure avete mai visto in viso..
E’ una cosa sorprendente.. ma ho sempre sostenuto che quando si conosoce una persona dal vero prima ne consideri l’aspetto.. poi la sua interiorità.. e spesso, se l’esterno è decisamente buono, l’interiorità resta nascosta per sempre..
Consocendo le persone in chat/blog/telefono consoci a mio avviso prima la sua essenza.. e poi il guscio.. ovvio che è basilare che ci sia sempre stata sincerità e lealtà.. altrimenti si viene feriti anche duramente..

Oggi mi sento particolarmente “me stesso”.. a lavoro, in banca, vestito in modo ordinario ed ordinato.. ed a contatto con la pelle la maglietta “ROCKY HORROR SHOW”..

…come dare per istante attenzione ad una persona, che nel bene e nel male, vedi e “leggi” da mesi.. in modo a volte in modo compiaciuto.. altre distratto.. ma mai con profondità..

Tu gli dai attenzione un po’ piu’ partecipata per pochi secondi.. 
ed una voragine di pensieri, passioni, canzoni, ricordi ti tirano e strattonano in un unica direzione.. 
la volontà di assaporarne ogni aspetto.. di scoprire lentamente questo mondo nuovo ed immenso che ti si para di fronte.. 
con lo spirito del viaggiatore, zaino in spalla, a scoprire questa nuova landa straniera.. 
che ti si presenza fredda e grigia in alcuni passaggi.. colorata e piacevole quasi sempre.. lussuriosamente rigogliosa di tanto in tanto..

Sei stata una bella sorpresa..

stamattina ascoltando “Avvelenata” per la prima volta il Grugno è diventato un sorriso complice

 

Non ho ascoltato Eskimo (ricordalo sempre.. son distratto..) ma ho provveduto leggendola..

Eskimo

Eskimo (Francesco Guccini)
Questa domenica in Settembre
non sarebbe pesata cosi’
l’estate finiva piu’ nature
vent’anni fa o giu’ di li’
Con l’incoscienza dentro al basso ventre
e alcuni audaci, in tasca “l’Unita’”,
la paghi tutta, e a prezzi d’inflazione,
quella che chiaman la maturita’
Ma tu non sei cambiata di molto
anche se adesso e’ al vento quello che
io per vederlo ci ho impiegato tanto
filosofando pure sui perche’
Ma tu non sei cambiata di tanto
e se cos’e’ un orgasmo ora lo sai
potrai capire i miei vent’anni allora
e quasi cento adesso capirai
Portavo allora un eskimo innocente
dettato solo dalla poverta’
non era la rivolta permanente
diciamo che non c’era e tanto fa
Portavo una coscienza immacolata
che tu tendevi a uccidere pero’
inutilmente ti ci sei provata
con foto di famiglia o paleto’
E quanto son cambiato da allora
e l’eskimo che conoscevi tu
lo porta addosso mio fratello ancora
e tu lo porteresti e non puoi piu’
Bisogna saper scegliere il tempo
non arrivarci per contrarieta’
tu giri adesso con le tette al vento
io ci giravo gia’ vent’anni fa
Ricordi fu con te a Santa Lucia
al portico dei Servi per Natale
credevo che Bologna fosse mia
ballammo insieme all’anno o a Carnevale
Lasciammo allora tutti e due un qualcuno
che non ne fece un dramma o non lo so
ma con i miei maglioni ero a disagio
e mi pesava quel tuo paleto’
Ma avevo la rivolta fra le dita
dei soldi in tasca niente e tu lo sai
e mi pagavi il cinema stupita
e non ti era toccato farlo mai
Perche’ mi amavi non l’ho mai capito
cosi’ diverso da quei tuoi cliche
perche’ fra i tanti, bella,
che hai colpito ti sei gettata addosso proprio a me
Infatti i fiori della prima volta
non c’erano gia’ piu’ nel sessantotto
scoppiava finalmente la rivolta
oppure in qualche modo mi ero rotto
Tu li aspettavi ancora ma io gia’ urlavo che
Dio era morto, a monte, ma pero’
contro il sistema anch’io mi ribellavo
cioe’, sognando Dylan e i provo
E Gianni ritornato da Londra
a lungo ci parlo’ dell’LSD
tenne una quasi conferenza colta
sul suo viaggio di nozze stile freak
E noi non l’avevamo mai fatto
e noi che non l’avremmo fatto mai
quell’erba ci creseva tutt’attorno
per noi crescevan solo i nostri guai
Forse ci consolava far l’amore
ma precari in quel senso si era gia’
un buco da un amico, un letto a ore
su cui passava tutta la citta’
L’amore fatto alla boia d’un Giuda
e al freddo in quella stanza di altri e spoglia
vederti o non vederti tutta nuda
era un fatto di clima e non di voglia
E adesso che potremmo anche farlo
e adesso che problemi non ne ho
che nostalgia per quelli contro un muro
o dentro a un cine o li’ dove si puo’
E adesso che sappiamo quasi tutto
e adesso che problemi non ne hai
che nostalgia, lo rifaremmo in piedi
scordando la moquette stile e l’Hi Fi
Diciamolo per dire, ma davvero
si ride per non piangere perche’
se penso a quella ch’eri, a quel che ero,
che compassione che ho per me e per te
Eppure a volte non mi spiacerebbe
essere quelli di quei tempi la’
sara’ per aver quindic’anni in meno
o avere tutto per possibilita’
Perche’ a vent’anni e’ tutto ancora intero
perche’ a vent’anni e’ tutto chi lo sa
a vent’anni si e’ stupidi davvero
quante balle si ha in testa a quell’eta’
Oppure allora si era solo noi
non c’entra o meno questa gioventu’
di discussioni, caroselli, eroi
quel ch’e’ rimasto dimmelo un po’ tu
E questa domenica in Settembre
se ne sta lentamente per finire
come le tante via distrattamente
a cercare di fare o di capire
Forse lo stan pensando anche gli amici
gli andati, i rassegnati, i soddisfatti,
giocando a dire che si era piu’ felici
pensando a chi si e’ perso o no a quei patti
Ed io che ho sempre un eskimo addosso
uguale a quello che ricorderai
io come sempre, faccio quel che posso
domani poi ci pensero’ se mai
Ed io ti cantero’ questa canzone

uguale a tante che gia’ ti cantai
ignorala come hai ignorato le altre
e poi saran le ultime oramai